sabato 3 ottobre 2020

Una pozza per ...amico.

 Fra le tecniche utilizzabili per la fotografia agli animali, quella da appostamento è sicuramente la più proficua in ogni stagione. Si compendia perfettamente con la “caccia fotografica” in movimento dove si predilige l’ambientazione e la ricerca della “luce” spettacolare.

Nel periodo invernale indubbiamente il modo migliore per attirare gli animali è il cibo, utilizzando semi, od altro, a secondo delle specie target per cui si è costruito l’appostamento.

Al contrario nel periodo fine primavera ed estate (a seconda dell’andamento stagionale) il metodo migliore per attirare animali è l’utilizzo di acqua; acqua per bere ma anche per il bagno che per loro è salutare.

Chiaramente sarà frequentato soprattutto dagli uccelli ma non mancheranno specie  diverse compresi anche i rettili, gli insetti di varie specie e talvolta anche alcuni mammiferi. Dipende dalla grandezza della pozza e dalla posizione, se a terra o in posizione rialzata.

Era già da tanto tempo che pensavo di creare un punto con l’acqua per attirare gli uccelli ma non riuscivo a trovare un luogo adatto: il fatto che non avessi un luogo chiuso privato mi ha fatto sempre desistere, e a ragione.

E’ stato il ritrovamento di un tavolo di legno abbandonato in un bosco vicino casa che mi ha spinto a provare a realizzare una pozza.

Ho risistemato questo tavolino rivestendolo con un telo di plastica e ho approntato con terra e sabbia una piccola pozza profonda pochi centimetri e con differente profondità adatta un po’ a tutte le specie.

Dopo poche ore la pozza, stante una temperatura molto “estiva”, era già frequentata da diverse specie fra cui tutta la famiglia del picchio verde (vedi post specifico).

 Purtroppo il posto utilizzato non è chiuso per cui a fine estate (precisamente ad agosto inoltrato) ho trovato il mio “tavolino” così approntato rovesciato in terra e non più utilizzabile.

Così è successo altre volte negli anni successivi fino al furto di una pozza in ferro con ruote fatta costruire per poterla spostare nei vari ambienti presenti in zona. 



Non è mancato neppure l’intervento di un cinghiale che, saltando sopra la pozza costruita a pochi centimetri da terra (per rimediare in tempi brevi al furto subito), me l’ha distrutta completamente per “insogliarsi” nell’arsura estiva.

Quindi ho provveduto, per l’ennesima volta, a costruire una struttura in economia (per via dei furti o danneggiamenti); ho utilizzato un pancale di 60 x 80 cm posto ad un altezza di circa 80 centimetri  e rivestito di telo in plastica da piscine. Naturalizzato con terra, sabbia, legni e sassi, tutto intorno sono posizionati dei posatoi e rami con foglie fresche che sostituisco molto spesso per avere sempre sfondi diversi anche con la stessa specie animale.

Anche in questo caso ho avuto il telo in plastica danneggiato da una miriade infinita di buchi che non so se addebitare al Picchio verde o alla Gazza.



Nella prossima struttura che farò per l’estate prossima utilizzerò della lamiera fine confidando nella sua robustezza. Vedremo.

Per ora alle mie varie pozze ho fotografato:

Passera d’Italia

Picchio verde

Picchio rosso maggiore

Cardellino

Cinciallegra

Cinciarella

Capinera

Occhiocotto

Pigliamosche

Rampichino

Fagiano

Merlo

Gazza

Lucherino

Verzellino

Scoiattolo

Lucertola muraiola

Ramarro